L'attesa che il tempo ricorda
Sospiri di tiepido sonno
Carezze di pioggia, suono di baci
Scandivano gli ultimi istanti di sale.
Si univano fiumi silenti
Su gote rigate dal mare,
Correva la fine sferzata dal fato
Attesa, la cagna, ha bussato alla porta.
Ha aperto il male del mondo
La via all'ignoto cammino
Solo il buio sull'anima errante
Il frutto ci guarda con occhi giganti.
A chi reca fiori, si illumini il cielo!
A chi si è donato, si aprano i mari!
Muti il dolore di chi ha perdonato
In gioia leggera di eterno danzare.
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