Per info sul progetto editoriale, presentazioni ed interviste qui:
https://youtube.com/playlist?list=PLbM2r8GigEmzEdr2cLpABszi4YZM5QyJw
Cinema d'ascolto è un viaggio intorno al mondo attraverso le sonorità del cinema a livello planetario, dalle origini della settima arte ai giorni nostri; mostra quanto sia una sola l'Umanità, perché la musica sia definita un linguaggio universale e che la pace, tra i popoli che comprendono la loro solo apparente diversità, è davvero possibile.
La storia di una promessa mantenuta.
40 di lavoro, di ricerche, studi, passione e umiltà per giungere ad un messaggio importante, un'espansione di coscienza che ha come fine e punto fuga l'ASCOLTO.
Ho solo fatto un tentativo per migliorare la qualità della vita delle persone. Perché quando si impara ad ascoltare e a vedere, (viviamo nell'era dell'audio-visivo) si comprende davvero la vita, e quando si interiorizzano valori come amore, perdono e rispetto autentico, la vita cambia. Migliora. Poco importa che l'abbia scritto io: non volevo celare la verità.
Il presente lavoro si pone come indagine accurata sui linguaggi cinematografico e musicale, intrecciati indissolubilmente alla storia e alla cultura popolare. L’originalità dell’opera è innanzitutto il suo raggio d’azione mondiale, mentre i saggi esistenti si limitano a indagini più monografiche, spesso per genere cinematografico (il film musicale, il cinema muto, il cinema 3D) oppure per autore (il cinema di D. Argento, di F. Fellini e così via) o semplicemente per epoca storica. Cinema d’Ascolto collega tutto il mondo e la sua storia, la sua cultura, e arriva a fare grandi riflessioni a livello socio-psicologico e interculturale, proprio perché ha una visione olistica di tutto il comportamento dei popoli del mondo in un definito periodo storico. Il testo, suddiviso in tre volumi, fornisce anche spunti di riflessione sulla cultura dei popoli, di cui il cinema e la musica sono lo specchio esatto e più intimo, atavico, autentico, intrecciato e veritiero. In un momento di grave crisi culturale come quello attuale, conoscere il linguaggio audiovisivo che è parte integrante della vita di ciascuno, in modo sempre più olistico e pregnante, e che lega il mondo intero nella sua rinnovata versione globale e tecnologica, è fondamentale per leggere in modo critico e consapevole i messaggi che la società ci fornisce e che, senza le giuste coordinate, rischieremmo di assimilare acriticamente.
Il cinema ha avuto un ruolo sostanziale nella storia dell'umanità, divulgando alle masse messaggi, cultura, informazioni, valori, bisogni, stili di vita, provocazioni, critiche alla stessa società e inventando nuovi modi per comunicare. La musica, il linguaggio universale per eccellenza, si è strettamente legata al cinema, asservendolo da un lato, ma anche amplificandone i significati, mantenendo le sue caratteristiche linguistiche ed epistemologiche, e andando al di là della stessa immagine che andava a connotare. La musica si è rinnovata nella sostanza e ha ricreato se stessa seguendo modalità molto precise a seconda dei generi cinematografici che andava a musicare, quando non addirittura creando un sound specifico che nella storia della musica non aveva precedenti. La musica ha il potere di creare o distruggere un film. La combinazione nel tempo di dinamica, caratteri strumentali e timbrici, volumi, cellule ritmiche, forma, gesti e struttura della composizione, generano tutto il mondo musicale del brano che ascoltiamo e tutte le sue avventure, i suoi sviluppi, le sue tragedie, nemmeno stessimo celebrando una metafora della vita di ciascuno di noi. Il suono crea gli stati d’animo, ma in realtà siamo noi a percepirli come tali... Perché erano già in noi e lo sono da sempre. Ascoltando migliaia di film, mi sono accorta che l’Uomo è lo stesso in qualsiasi parte del mondo viva e muoia, soffra e gioisca, al di là dell'etnia, del sesso, del credo politico, della fede religiosa, del territorio e del contesto sociale. Per ampliare e rendere comprensibile profondamente il suo messaggio, il cinema ha avuto bisogno e ha scelto consapevolmente il linguaggio universale per eccellenza: la Musica. Ascoltando un film lo si comprende davvero.
STRUTTURA DEL PROGETTO
PRIMO VOLUME: Introduzione, Cinema e Musica dei Paesi europei
SECONDO VOLUME Il cinema e la musica dei Paesi anglofoni (USA, Gran Bretagna, Australia, Oceania, India)
TERZO VOLUME: Il cinema e la musica nel resto del mondo (Cina, Giappone, Korea, Paesi arabi, Africa, Israele, America Latina)
PRESENTAZIONI E CONFERENZE
16/10/2021
SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO
STAND 2, PLURIVERSUM EDIZIONI
12 NOVEMBRE 2021
CASCINA CUCCAGNA, MILANO
ORE 18:00 13
E 14 NOVEMBRE VENDITA AL PUBBLICO.
Via cuccagna 2 Milano
Cinema d'ascolto è il mio progetto più longevo.Desideravo scrivere un libro, dire a tutti, dopo anni di studi e ricerche, perché la musica è definita il linguaggio universale.Per capire davvero le ragioni più nascoste della Musica, ho scelto ciò che aveva, seppure in poco tempo, dato voce a tutte le masse del mondo, aveva messo in scena storie piccole e grandi, la Storia stessa, diventando, come già tutte le altre arti, di cui è la settima, metafora della vita del singolo e dell'umanità: il cinema. Proprio per divulgare alle masse i suoi messaggi, il cinema ha intelligentemente utilizzato il linguaggio universale per eccellenza: la musica. Ma perché la musica è un linguaggio universale? Perché tutti gli esseri umani, (e anche animali e vegetali) senza distinzione di sesso, etnia, credo, cultura, contesto storico e territoriale, e senza aver mai studiato seriamente la musica, riconoscono gli stati d'animo e i messaggi che essa ci invia?In che modo comunica la musica? Come fa ad essere così chiara?CINEMA D'ASCOLTO è un'indagine accurata sui linguaggi cinematografico e musicale, intrecciati indissolubilmente alla storia e alla cultura popolare. Il cinema ha avuto un ruolo sostanziale nella storia dell'umanità, divulgando alle masse messaggi, cultura, informazioni, valori, bisogni, stili di vita, provocazioni, critiche alla stessa società e inventando nuovi modi per comunicare.La musica, il linguaggio universale per eccellenza, si è strettamente legata al cinema, asservendolo da un lato, ma anche amplificandone i significati, mantenendo le sue caratteristiche linguistiche ed epistemologiche, e andando al di là della stessa immagine che andava a connotare.La musica si è rinnovata nella sostanza e ha ricreato se stessa seguendo modalità molto precise a seconda dei generi cinematografici che andava a musicare, quando non addirittura creando un sound specifico che nella storia della musica non aveva precedenti. La musica ha il potere di creare o distruggere un film.La combinazione nel tempo di dinamica, caratteri strumentali e timbrici, volumi, cellule ritmiche, forma, gesti e struttura della composizione, generano tutto il mondo musicale del brano che ascoltiamo e tutte le sue avventure, i suoi sviluppi, le sue tragedie, nemmeno stessimo celebrando una metafora della vita di ciascuno di noi. Il suono crea gli stati d’animo, ma in realtà siamo noi a percepirli come tali... Perché erano già in noi e lo sono da sempre.Ascoltando migliaia di film, mi sono accorta che l’Uomo è lo stesso in qualsiasi parte del mondo viva e muoia, soffra e gioisca, al di là dell'etnia, del sesso, del credo politico, della fede religiosa, del territorio e del contesto sociale. Per ampliare e rendere comprensibile profondamente il suo messaggio, il cinema ha avuto bisogno e ha scelto consapevolmente il linguaggio universale per eccellenza: la Musica.Ascoltando un film, lo si comprende davvero.Mariangela Ungaro
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